lunedì 27 dicembre 2010

Ciò che resta del.......


Ciò che resta del giorno era un bel melanconico film che rifletteva sul senso della vita nella sua parte finale, si potrebbe adattare con uno svolazzo ardimentoso alla situazione del welfare in Italia e in Puglia dove quel che ne resta, ben poco direi, viene con perfezione chirurgica rimosso ed eliminato anche dalle coscienze collettive : Non mi stanco mai di stupirmi ancora del plauso , dei consensi e delle giustificazioni che la sinistra (la destra tace e lascia che tutto si compia) conferisce all’amministrazione pugliese che sta approvando una manovra che distrugge materialmente e ideologicamente ciò che resta dello stato sociale . La logica è la solita , la crisi retta dall’ideologia dell’emergenza , il cui tema varia a seconda delle contingenze dalla mondezza, al lavoro , agli islamici terroristi, ai cinesi a Berlusconi, che si è permesso di trattare con Putin senza il consenso degli USA per questo è diventato cattivo anche per i suoi alleati figliocci di destra, che ora flirtano con i nostri ex compagni filoamericani non più comunisti ma rigorosamente di sinistra . Soldi non ce ne sono, e compito collettivo è stringere la cinta per il bene di pochi e,in questa logica, si comprende perché invece di aumentare la tassazione sui ceti abbienti e l’Irpef sui redditi più alti si tagliano i trasporti , i fondi per gli affitti s reintroduce il ticket sulle pressioni specialistiche , tutti provvedimenti che ricadranno inevitabilmente sui deboli, dai pendolari a precari ai disoccupati , ai malati poveri: ma la beffa di Natale continua con l’ennesimo sforzo chiesto a tutti i cittadini pugliesi , ricchi e poveri , tutti insieme solo che, per chissà quale legge fisica incomprensibile i ricchi rimangono ricchi e i poveri diventano sempre più poveri, ma lasciamo spazio alle parole di Introna che ci regala e illustra la tanto per noi attesa tassa di scopo

“ La tassa di scopo sulla benzina di 2,5 centesimi - spiega Introna - serve ad integrare le magre risorse di un fondo per spese sociali svuotato dai mancati trasferimenti statali. Sarà destinata ad interventi per famiglie con un reddito al di sotto di 7.500 euro e con un non autosufficiente a carico. E' un impegno collettivo destinato alle fasce più svantaggiate della società pugliese, che resterebbero senza speranza se la Regione non decidesse di venire in soccorso degli ultimi, ma da sola non potrebbe farsi carico di un dovere di solidarietà, con le finanze rarefatte dalla politica di contenimento».

Le fasce svantaggiate sarebbero favorite da questo provvedimento , sembra piuttosto che come al solito la disuguaglianza fa sistema, rendere tutti uguali, quando tutti uguali non lo siamo affatto, e l’offensiva ipocrita demagogia utilizzata è funzionale al tornaconto della classe dirigente, poiché i poveri sono di più dei ricchi , anche chi ha un reddito di 8.000 o 10.000euro non può mangiare, ma mettere le mani nelle saccocce vuote dei cittadini “ordinari” è più vantaggioso che metterle in quelle dei riccastri che magari si potrebbero arrabbiare seriamente e, magari forse chissà, non offrire più la loro solidarietà politica(!!!!!!)





mercoledì 22 dicembre 2010

I despoti all'acqua di rose



In questi ultimi giorni, inchiodati davanti all’occhio scrutatore e manipolatore dei nostri pensieri, ci hanno mostrato cassonetti e macchine bruciate e ragazzi che aggredivano altri coetanei in divisa. Quasi sfiorata e distorta la ragione o le ragioni della rabbia , non che si voglia giustificare la violenza, soprattutto se fine a se stessa è inutile, perché non credo onestamente che questi episodi siano già il preludio di un futuro sanguinoso e insurrezionale; perchè la rivolta nasce da uno stato di necessità che i nostri ragazzi non conoscono, ma questo non vuol dire che le ragioni della rivendicazione non abbiano sostanza, al contrario la riforma Gelmini , mette il punto su un processo distruttivo dei principi costituzionali di Libertà e Democrazia colpendo al cuore il diritto all’istruzione e allo studio. Diritti che ci parlano di egualitarismo ,non nel senso di appiattimento verso il basso ma di Merito, quello decantato da chi immeritatamente si trova a coprire cariche istituzionali, che nella declinazione del dettato costituzionale prevede aiuti agli studenti “meritevoli” privi di  mezzi, un ascensore ,dicono,ma soprattutto l’unico strumento di rivoluzione sociale  che permette a chi appartiene a classi sociali deboli il riscatto sociale.

Ma  già il lontano 1997, anno della famigerata autonomia scolastica varata dal Distruttore Berlinguer, e da una sinistra prona ai voleri del capitalismo, rappresenta la parola fine della scuola pubblica, avremmo dovuto essere più solleciti e attenti , invece di vendere la nostra professionalità alle lusinghe di poche lire, e sempre di soldi si parla quando la parità scolastica ha profuso incentivi alle scuole private togliendoli alle pubbliche servendosi dell’ambiguità terminologica  dell’equipollenza, in barba all’art 33 della Costituzione: Ormai è tutto passato si dice, i giovani contestano, gli operai si arrampicano sui tetti e sulle gru, manifestazioni spontanee ma inoffensive che non scalfiscono di un millimetro il potere delle classi dominanti, la coscienza civile è spezzata e Il Capitalismo ha stravinto, favorito da un clima indotto da intellettuali prezzolati, portatori del pentitismo sessantottesco diffusori dell’ideologia del negazionismo e dell’emergenza.

Oggi ciò che mi spaventa  profondamente è questa  dittatura dalla faccia smielata, sostenuta dall’indifferenza della gente attenta più al profumo dell’acqua di rose  delle escort che a leggi che hanno demolito  gli ultimi residui dei  diritti dei lavoratori, come quella medievale sul Collegato Lavoro , passata inosservata , senza parlare poi della  sicurezza nei luoghi di lavoro o nelle scuole, poste all’attenzione della pubblica opinione  solo in caso di tragedie, rimaniamo silenziosi e passivi di fronte  alla distruzione della sanità e del welfare  tanto i minori , come i malati, i vecchi, i pensionati, i diversamente abili sono gli  invisibili , non sono produttivi , quindi inutili, per la manovalanza ci si serve degli schiavi extracomunitari e dei precari, che tanto pur di mangiare pane e acqua (ho sbagliato l’acqua è un bene destinato alle classi abbienti) sono disposti a tutto.

E’ una dittatura soft, forse, ma per me, sia  se indossa una camicia nera o si presenta con il volto bonario da pater familias ringalluzzito o da monaco eremita o da cosiddetti mezzi di lotta democratica  non cambia nella sostanza, è sempre prevaricazione , imposizione del pensiero unico che mostra la sua ferocia contro  chiunque prova a non allinearsi, oscurato, ridicolizzato o fatto passare per folle e, se proprio non riesce a farlo rientrare nei ranghi, lo si fa passare per   fuori legge.

Hanno contorto il nostro cervello e quei pochi pensieri autonomi rimasti, inducendoci a sentirci in colpa  se pensiamo di volerci curare gratis nelle strutture pubbliche, eppure paghiamo un botto di tasse per servizi che non ci danno, far studiare i nostri figli poi è un lusso, e se avremo l’ardire di pensare ad una formazione decorosa ci sono le scuole private che offrono prodotti adeguati alle rette, nonostante i finanziamenti statali e nonostante gli stipendiucoli(quando li danno) a quei poveri morti di fame di docenti - schiavi , che non avranno nemmeno la pensione a dispetto delle  trattenute e delle pensioni compensative.

Intanto, sempre da quello schermo parlante, quotidianamente ci parlano della patria, degli atti di eroismo dei nostri giovani in luoghi di guerra, loro i portatori di  PACE armati fino ai denti, mentre qui in Italia i morti sul campo del lavoro non si contano, ma non ha importanza è necessario sostenere le guerre statunitensi e filo-sioniste di cui noi siamo i migliori amici , aumentare i finanziamenti per la difesa (armi e guerra ), togliendoli alla formazione e alla ricerca  , tanto non serve a niente le ricerche le fanno altrove e le Università rimarranno sempre in mano ai baroni , poi se proprio  si vuol  tenere buona qualche anima pseudo-libera e riempire i giornali di qualche notiziola,  si possono permettere lievi occupazioni, anche queste profumate di acqua di rosa. Si occupano le facoltà e i giovani contestatori hanno le facce dei loro padri, per lo più baroni universitari o giornalisti o imprenditori, sono ragazzi   che comunque hanno un futuro certo , magari in qualche dipartimento , al contrario degli altri, quei poveracci che vengono penalizzati dalle occupazioni concordate , che  perdono soldi se escono fuori corso, questi figli del popolo che hanno visto il proprio padre rivolgersi alle finanziarie , per coronare il sogno del proprio riscatto  e un anno in più all’Università costa e questi si ribellano e se la prendono con quegli altri , che li chiamano fascisti …e ancora stravince il capitalismo.

Ma i giovani non dovrebbero essere lasciati soli, come quelli criminalizzati per aver accolto estremisti violenti , quelli che l’opposizione condanna , mentre passa il voto di fiducia alla Camera , sono stati lasciati soli in balia di  violenze  improvvise di giovani senza volto armati, soli con le violenze che legittimano il ripristino delle leggi speciali, facendo, così,  apparire il vero volto del dispotismo,  perché  il potere ha iniziato forse a percepire una presa di coscienza incontrollabile, un pericolo serio per gli interessi delle classi dominanti, meglio giocare in anticipo,  attaccando alla radice la rabbia sociale, prima che diventi protesta civile organizzata.

Adele Dentice

mercoledì 8 dicembre 2010

Ti Aiuterò! Però...


L’emergenza è diventata la normalità. Rifiuti, criminalità, traffico, scioperi, trasporti, scuole, università, acqua, epidemie, I cittadini tranquilli e rassegnati, ACCETTANO TUTTO, tranne piccoli gruppi di esasperati, a volte autentici, altre volte semplicemente dei facinorosi che manifestano “a prescindere”.

Intanto i leghisti, hanno intrapreso la strada della non solidarietà, rifiutandosi, di accogliere i rifiuti campani.

Diversamente la pensa Vendola, che ha precisato di essere disponibile, ma a patto che si attuai il trasferimento dei 5 milioni di euro, mai arrivati nelle casse della ragioneria della Regione, problema risolto con il si della Puglia che nel’accogliere la monnezza determina anche la favorevole intesa tra il Governo e la Regione Puglia per il piano di rientro e, finalmente , la sanità e tutte le sue controversie verrà anch’essa dimenticata. Diventerà invisibile , come la spazzatura e la sua emergenza inesistente in Puglia come stigmatizza l’assessore Nicastro mentre sollecita la maggioranza a non paragonare l’emergenza campana ad una fantomatica emergenza pugliese.

Sempre nell’ottica del rasserenamento degli animi veniamo tranquillizzati quando ci confermano che, nel nuovo caso Emergenza Campania, saranno smaltiti solo rifiuti speciali perche quelli solidi sono rifiuti inorganici non biodegradabili e contaminano l'ambiente irreversibilmente, ma l’assessore crede nella nostra totale disinformazione e negligenza , e, soprattutto, non sa che molti pugliesi conoscono il l decreto 91/689/EEC dell'Unione Europea secondo cui molti materiali speciali per le costruzioni sono tossici.

Nell’ ansia, poi, di volere rendere più fulgente nel mondo l’immagine di bontà e accoglienza dell’amministrazione della Regione Puglia si trascura il piccolo dettaglio dei criteri di controllo severissimi che dovrebbero effettuare le asl e l’ARPA di Taranto e Bari non solo sulla stabilizzazione, nocività e mancanza di odori, quanto sulla non radioattività dei rifiuti campani.

Non è che non vogliamo essere solidali, riprendendo ciò che hanno detto il 1 dicembre a Statte i sindaci dei comuni interessati all’”accoglienza” dei rifiuti campani, ma a fronte delle rassicurazioni del CITE (Il consorzio partenopeo Consorzio interprovinciale trasporti ecoambientali, che già nel 2008 si assicurò 8 milioni di euro promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Protezione Civile per lo smaltimento nelle discariche del tarantino dei rifiuti dell’emergenza campana), che ci parla di un terriccio inodore e stabilizzato , quindi inerme, val la pena riportare alla memoria qualche nota storica rispetto alla monnezza radioattiva campana.

Si tratta del giugno 2008 e febbraio 2010 quando il giornale spagnolo El Pais e La Repubblica-Napoli ci informarono che La Germania ha scoperto tassi di radioattività superiori al consentito nella spazzatura già stabilizzata inviata da Napoli e destinata all’inceneritore di Amburgo si trattava nello specifico di iodio 131,(  trattamento oncologico dei tumori delle ossa e della tiroide).

Oggi, che si delinea drammaticamente la nuova i emergenza campana 2010 Nicastro si limita a rincuorare la popolazione ma ancora nonci è chiaro il istema di controlli. L'unica certezza è data dalla ribellione delle città coinvolte e scelte a prescindere dalla volontà popolare.

La Puglia è fuori dell’emergenza rifiuti ci continuano a dire, ma il numero enorme di discariche di rifiuti industriali disseminate su tutto il territorio, non sempre rilasciate secondo i criteri della trasparenza, non sono forse anch’esse emergenza? Ci convincono che per non arrivare al collasso Campania meglio subito prevenire approfittare dalla filosofia dell’emergenza su cui si costruisce il businnes della politica e delle pubbliche amministrazioni e subito istallare tanti inceneritori e convincere la cittadinanza che non c’è alternativa se no ci ritroveremo sommersi come Napoli, Terzigno dove ora stanno approntando i tanto desiderati Termovalorizzatori o fabbriche di cancro. E i partiti pro cancer celebrano il patto del nuovo oro che accomuna le organizzazioni criminali e le nuove mafie quelle degli imprenditori del Nord e del Sud e in questo accordo, davvero, l’unità d’Italia è fatta.

Adele Dentice