sabato 22 dicembre 2012

Nessun complottismo, Nessuna segretezza....


Nessun complottismo, Nessuna segretezza La strategia per cambiare l’assetto europeo è dichiarata ufficialmente.. I poteri forti non si nascondono neppure più.

Il popolo non deve essere diviso dalle ideologie rappezzate  ma unito in nome della sovranità nazionale. Non deve lasciarsi intrappolare dalla stupidità dilagante vincolata acriticamente alla teoria Luxemburghiana, ormai inattuale, secondo cui il capitalismo è destinato a crollare su se stesso, ed ora c’è chi plaude  alla sua fine. Ormai la storia è maestra nell’indicarci come ogni crisi storico-sistemica si accompagna  a grandi scompigli sociali e geopolitici dai quali poi emerge una diversa configurazione del modello sociale, che non è detto sia migliore del precedente. Quello che si sta prefigurando è un panorama inquietante dove la grande catastrofe, ben organizzata , non colpirà il capitalismo al contrario  precipiterà sulle popolazioni oppresse, una disastro contro cui non è possibile controbattere poiché manca una grande forza politica organizzata e una visione scientifica dei problemi sociali e della loro soluzione. Un massacro sociale ci attende con stipendi cinesi, eliminazione del welfare , insomma un’Europa del sud a vocazione turistica con bassi salari, fuga dei cervelli e importazione di braccia per lavori non qualificati. E’ l’atto finale di un capitalismo finanziario che ha superato  la fusione tra quello industriale e bancario, un capitalismo che arrogantemente è andato oltre  il confine tra legalità e illegalità fondando la sua ragion d’essere  sullo strozzinaggio e l’aggiotaggio sistemici.
Agenti di questo processo non sono più i ceti politici inaffidabili, bensì i tecnici e gli “specialisti”, per lo più cooptati direttamente negli apparati universitari come  l’uomo per tutte le stagioni il professor Monti . Commissario europeo in quota centrodestra e pure in quota centrosinistra. Membro del cda Fiat all’epoca delle tangenti e poi Goldman Sachs e agenzia di rating che declassava l’Italia, coadiuvato pienamente dalla signora Fornero che  ha portato l’età delle pensioni ai livelli record d’Europa, mentre  decine di migliaia di persone perdevano pensione e reddito da lavoro, dando la libertà di licenziare.E poi ci sono   i giornali le grandi testate  a partire dal Corriere, che ha avuto Monti come editorialista per vent’anni, per passare a Repubblica che su Monti vuol creare il partito “scalfariano”. E poi l’ipocrisia de La Stampa che sbava servilmente sulle sobrie vacanze di Monti a St. Moritz. E ancora Il Messaggero casiniano.
E il popolo ci ha pure creduto all’inizio quando nel 2011 veniva affascinato dalle nuove favole dello spread gestito ad arte non  per misurare la bontà di un governo, ma per ammonire i governi o sostituirli ad arte, uno spread che con Monti prima diminuisce per risalire vertiginosamente nel 2012 a livelli ancora più alti.
 Nel Febbraio del 2012 – la produzione industriale  precipita al – 7% per diminuire ulteriormente al  -9%
A Marzo  cassa integrazione + 41% rispetto al mese precedente
Aprile settore edile -15% vendite immobiliari -20%. Monti dichiara che non ci saranno ulteriori manovre, subito smentito dall’OCSE e dal Times
18 maggio fiducia governo Monti dal 72% precipita al 35 %
Giugno ICI-IMU
 l’11 luglio la BCE dichiara che il Pil in Italia è  -2,4%
Il 15 luglio  1/3 delle imprese italiane a rischio fallimento dato diffuso tra le banche
e Monti prepara una manovra di 80 miliardi di fondi

Intanto la lotta all’evasione del 2011ha ricavato 12  miliardi dai vari raid della GdF nelle mediatiche località turistiche cifra pari al costo degli F35 in via d’acquisto.

E il debito cosa è successo a questo mostro che incombe sugli esseri umani già prima di nascere? Ebbene negli ultimi mesi la crescita del debito è stata del +3,08% e aumenta pur in presenza di un aumento delle entrate che deprimono l’economia, ma il disastro va ben oltre se pensiamo per un attimo a ciò che accadrà con il debito a breve, cioè quando bisognerà aver bisogno di maggiori entrate nel breve periodo per pagare le rate in scadenza spremendo sempre di più i contribuenti fino a svendere il patrimonio nazionale
Recessione, recessione , recessione a cui seguirà la repressione come naturale svolgimento dell’arroganza neoliberale privatizzatrice della giunta Monti, ormai del tutto svincolata da idee di rappresentanza democratica. E mentre si prepara l’ultimo atto della tragedia ci si prepara alla farsa sciocca delle elezioni, mentre il dibattito politico si ritrova frantumato in miriadi di molecole impazzite dalla  votomania compulsiva,   senza platea restano solo tristi  residuali  brandelli  di votanti strappati dai vari i Casini, Veltroni, Vendola, per lo più anziani nostalgici o menti eccitate dalla tifoseria di mercato, menti confuse  ammaliate dal canovaccio commedia  dei vari dibattiti vocialioli che imperversano nell’occhio viglile delleTv, vomitanti slogan e luoghi comuni. Maschere di una  nuova lingua, quella della globalizzazione e delle sue forme di dittatura di economisti.

adele dentice

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