venerdì 23 marzo 2012

TARANTO quando le malattie sono il costo del lavoro e della sopravvivenza.




Taranto per morire , Taranto per lavorare e sopravvivere,
sciocchezze Taranto è una città nella norma , prima di tutto sono stati spesi 4 miliardi per l’ambientalizzazione dell’impianto Ilva, inoltre, sulla base delle normative europeee inattuate (75/2010), che entreranno in vigore nel 2013, e quindi non recepite da nessuna legge italiana, le analisi chimiche richieste sono “fuori legge”. Poi c’è la perizia medica , che verrà discussa il 30 marzo 2012, “inattendibile” anche questa poiché la soglia accertata di diossina è di 25 microgrammi,una stupidaggine rispetto ai 50 della Lombardia, e ai 40 fissati dall’UE.
E chi glielo dice agli abitanti di Tamburi che l’aria che respirano non è poi così inquinata?
Chi può giustificare l'aumento esponenziale di malattie oncologiche che superano di molto la media nazionale , che i diritti fondamentali salute, ambiente e lavoro vengono quotidianamente violati dai variopinti partiti , che si riparano sotto l’ombrello dell’ecologismo in nome però della modernità e sviluppo? Le risposte sono pronte e immediate , la legge che non c’è e la Costituzione che nell’art23 recita «Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge»,la quale come ben sappiamo non esiste per cui i tarantini possono passeggiare per le strade , scrivere striscioni colorati e far volare palloncini, non servirà a nulla, se non ad avere qualche scampolo di finta democrazia e a scegliere comunque tra un pacchetto definito "di centro-sinistra" ed uno definito di "centro-destra" e, per quelli che pensano di essere “liberi”, i satelliti orbitanti trasversali e frammentati, ottimo serbatoio di voti in caso di ballottaggio.
Qualunque poi sarà il risultato,i lavoratori continueranno a perdere il loro impiego poiché la crisi e la nuova “riforma” del mercato del lavoro si abbattono anche sull’acciaio e sull’indotto, e il ricatto occupazionale si farà sempre più aspro e lacerante , e tutti per difendersi metteranno a repentaglio la propria vita
ma c’è qualcosa che atterrisce di più , che paralizza la mente, che si manifesta quando la disperazione e la paura fa difendere il luogo che elargisce morte e sopravvivenza ricattabile, è il luogo oscuro della schiavitù che ancora fa credere che la città possa trovare negli insediamenti industriali la soluzione di sviluppo, senza per un attimo soffermarsi a considerare come siano state sprecate le enormi risorse del territorio dall’agricoltura alla pesca, ormai di bassa qualità, e a un turismo impraticabile penalizzato da un ambiente fatiscente reso tale da una macroscopica struttura che sovrasta con i suoi enormi interessi non solo Taranto

adele dentice

venerdì 16 marzo 2012

artigli sulla città


E’tutta cosa loro , come nei più avvincenti romanzi ci sono tutti gli ingredienti per costruire una storia alla Leonardo Sciascia dal titolo Artigli sulla città,
Sullo sfondo la Dec ovvero la famiglia De Gennaro , imprenditori dalle mani uncinate di destra e di sinistra, favorita in un primo tempo da Donato Radogna commercialista, revisore dei conti dell’ASL di Bari e consigliere comunale eletto nel centrodestra con la Lista di SimeoneDi Cagno Abbrescia e finito nel centrosinistra prima con l’UDC di Russo Frattasi e poi con l’API di Rutelli e Pisicchio, con l’intermediazione di Michele Emiliano.Personaggi principali : la procura di Bari che accerta al momento due tipi di accordo della impresa edile, uno con gli uffici tecnici comunali per il parcheggio di Corso Cavour e l’altro trasversale alla destra come alla sinistra per l’”Occupazione” sempre dei suddetti uffici. C’è il messaggero (indagato ) Antonio Ricco che pare partecipasse agli incontri quale consulente , pare, in sostituzione del sindaco, ci sono i politici che dalla giunta comunale di Bari si estendono sinoalla regione, i quali accettano dei regali natalizi a base di pescepregiato, ovviamente, e champagne, inviati non solo al Sindaco, che hariconosciuto la sua leggerezza nell’accettare ma era poco lucido etroppo preso dai festeggiamenti natalizi, ma anche al presidente delConsiglio regionale Introna . Altro interprete la Finanza che annotaanche altre due circostanze strane: un'azienda di prefabbricati, laIanus, "il cui socio e presidente del consiglio era Michele Emiliano,cugino del sindaco", che effettua lavori in subappalto per1.789.025,01 euro per conto della Dec, ma il sindaco declina ognilegame perché il cugino lo vede raramente ai funerali, e poi ci sonole intercettazioni e il fratello del sindaco, Alessandro (che haun'azienda di celle frigoriferi) il quale parla con uno dei figli diDegennaro della possibilità di lavorare con loro nella realizzazionedi un maxi impianto sportivo. "Ci può offrire il know how - spiegaSimone Degennaro allo zio Vito - Hanno lavorato con i Ladisa (ndr,azienda di ristorazione barese) alla Farnesina". "Si vabbè ma devistare sempre attento, questi parlano. Poi ti dico (...) In ogni casolo sa che lo aiutiamo al fratello?". "Si, lo sa” In un’altraintercettazione si sente per esempio Vito raccontare dell'incontro disuo figlio con il fratello di Michele, Alessandro. In quell'incontro(avvenuto durante una festa) Alessandro, secondo quanto raccontaDegennaro jr al padre al telefono, avrebbe accennato alla possibilitàdella sua azienda di fornire il proprio "know how" per l'apertura di Villa Camilla. "Ha detto che ha lavorato ora con i Ladisa al Senato".Mentre la Finanza appunta anche come un cugino omonimo del sindaco siastato subappaltatore di un'opera al Direzionale del San Paolo L’inchiesta che si è abbattuta sul comune di Bari è partita dalle presunte truffe ai danni dello Stato e falso ideologico condotta dalla pm Isabella Ginefra e sul sequestro preventivo di circa 12 milioni dieuro eseguito nei confronti delle società “Futura Bari srl”,“Castellaneta Domus” srl (entrambe oggi “Tecnodelta costruzioni”spa.), “Immobiliare Brindisi Paradiso” srl, l’unica legata alla Dec,(oggi “Villaggio dei turchesi” srl) riconducibili, secondo la guardiadi finanza, al medesimo gruppo imprenditoriale barese, De Gennaro,impegnato nel settore turistico- alberghiero e industriale, sarebbe laprima tappa di una indagine che punta dritto al cuore degli affarilegati al mattone. Principale attività degli imprenditori baresi. Gliaccertamenti, partiti tra il 2007 e il 2008, coinvolgerebbero 19società, Nel filone che riguarda i De Gennaro, la magistraturasostiene che il finanziamento pubblico di 23 milioni di euro stanziatodal ministero dello Sviluppo economico sarebbe servito allarealizzazione di nuove strutture turistico-alberghiero, industriali eper la ristrutturazione di un centro medico-sportivo nelle province diBari, Taranto e Bat.
Ora c’è il finale tutti in scena a difendersi la destra accusa a spadatratta la sinistra che rimanda al mittente sottolineando che le opererelative ai tre parcheggi interrati di piazza Giulio Cesare, piazzaCesare Battisti e corso Cavour sono state aggiudicate nel 2003dall’Amministrazione Di Cagno Abbrescia”. L’attuale amministrazione èresponsabile solo del centro direzionale San Paolo (Lacarra assessoreLavori Pubblici) ennesima cattedrale nel deserto. Lomelo dei Verdi citiene a evidenziare come nonostante le nostre denunce e tutti iproblemi provocati alle strutture portanti del vecchio Ateneo, sonoandati avanti celermente. Infine Elio Sannicandro, delegaall’Urbanista, visto soprattutto il suo presunto coinvolgimento inprima persona emerso dalle intercettazioni telefoniche dichiara : “Lafinalità (della telefonata intercettata) era quella di avere pienacontezza delle opere che dovevano essere prese in carico dal Comune inmodo da poter interessare gli uffici competenti - la RipartizioneSolidarietà Sociale, la Ripartizione Mobilità Urbana e il SettoreGiardini - ad assicurarne la gestione. Cosa che poi è avvenuta con unatto di indirizzo della Giunta comunale (delibera n. 660/2010) al finedi salvaguardare il patrimonio pubblico e consentirne l’immediatafruibilità non appena presa in carico dal Comune. Ho espressamenterichiesto i disegni finali (as built) per essere certo che fosseropienamente rispondenti a quanto realizzato, consapevole dellapossibilità (e non della certezza) che vi fossero state dellemodifiche in corso d’opera (cosa che può accadere nel passaggio dalpiano urbanistico alla realizzazione effettiva)”.
E il sindaco ? si scusa, chiede scusa ai cittadini per essersi comportato come un ragazzino, per essere stato superficiale e disattento , per aver portato nella giunta Annabella De Gennaro e per aver accettato i regali e non aver capito che gli artigli a lungo andare fanno molto male

mercoledì 14 marzo 2012

Democrazia e decentramento: i punti oscuri del comune di Bari


E’ fuori dubbio che le capacità e le qualità di governo locale partono dall’avvio di un processo di avvicinamento ai cittadini del livello istituzionale in modo da rendere concreta la possibilità di individuare soluzioni ai problemi e permettere al cittadino comune di valutare il buon governo oltre che sentirsi partecipe del processo che concorre all’innalzamento della qualità della vita. Sempre più si sente, nella nostra città, la necessità di un decentramento da attuare in breve tempo Nonostante alcune forti pressioni ancora siamo lontani dalla realizzazione dei municipi e le competenze circoscrizionali sono rimaste quelle attuali anzi sono andate depotenziandosi negli anni riducendosi a semplici organi consultivi , tutto questo in contrasto con disposizioni legislative che spingono verso forme accentuate di decentramento, che non segnano, come molti temono, forme accentuate di localismo chiuso in se stesso come pone la Lega , ma al contrario possono favorire la partecipazione attiva della cittadinanza Non aver prodotto la fusione delle circoscrizioni non solo ha determinato uno sperpero di danaro pubblico pauroso, pensiamo ai costi della politica in merito al numero di assessorati e delle 9 circoscrizioni (bacini insostituibili di voti), ma articolando, nell’ambito dell’area metropolitana, il comune capoluogo in Municipi, si sarebbe potuto garantire una più razionale efficienza dei servizi e, soprattutto, si sarebbe concretamente avviato un processo di democrazia diretta reale avvicinando i cittadini alle istituzioni . Ma questo avrebbe significato anche rendere concreta la possibilità al cittadino comune di valutare il buon governo, per cui procedere si, ma lentamente.


Oggi viviamo la contraddizione di una fase politica e storica matura per superare le sperimentazioni delle Circoscrizioni per procedere verso la realizzazione dei Municipi ma che si arena a causa dell’assenza di autonoma iniziativa delle istituzioni di livello territoriale, che spesso sostengono uno schema che sancisce la netta separazione tra la “politica” e la cittadinanza Bari deve avere il coraggio e la forza di operare questo passaggio istituzionale previsto dal Regolamento sul decentramento e superare la debolezza delle Circoscrizioni che significa meno partecipazione dei cittadini alla vita del quartiere riducendo in tal modo la socialità che è la vera forza di un territorio. Decentrando uffici, servizi oltre a ridare voce ai cittadini si ristabiliscono i luoghi democratici del confronto e si da pienezza al principio di delega che nelle grandi realtà metropolitane trova difficile attuazione, oltre a operare per un effettivo rilancio delle periferie. Sono comprensibili che in una prima fase il trasferimento di persone uffici ecc non è semplice, però è anche vero che è un passaggio necessario alla realizzazione delle municipalità , che si dovrebbero organizzare come piccoli Comuni, dove confluirebbe un’ampia quota del bilancio del Comune e verrebbero demandati una parte dei poteri, per cui i Municipi potrebbero gestire una parte importante dei servizi e delle attività. Ai cittadini verrebbero date risposte più pronte e immediate in materia di traffico, di manutenzione delle scuole, di ordine e pulizia nei quartieri. Inoltre la costituzione dei Municipi proietterebbe Bari con gli altri comuni della provincia verso la realizzazione della Città metropolitana, ma l’applicabilità di questo progetto si arena di fronte alla mancanza di coraggio al mutamento e a riforme non ampiamente condivise inoltre c’è da superare lo scoglio della diffidenza dei comuni , che temono per la loro autonomia, ma una città disarticolata in municipi con autonomia di competenze e funzioni e bilancio oltre ad assicurare alla comunità trasparenza , partecipazione amministrativa e razionalizzazione della spesa pubblica, dimostrerebbe agli altri comuni che l’attuazione della città metropolitana non è annessione, poiché viene garantita pari dignità a tutti i comuniAdele Dentice Referente Puglia Movimento politico di Liberazione Per il Bene Comune

sabato 10 marzo 2012

Piove sul bagnato


Piove sul bagnato a scuola, l’ effetto trascinamento della Gelmini e il blocco degli organici (approvato in Commissione) determina un ulteriore taglio delle assunzioni facendo evaporare quei fantomatici 10.000 posti a cui onestamente non ho mai creduto, la giustificazione di questo ennesimo taglio è il blocco di 350 milioni di euro garantiti dagli aumenti sulle tasse su birra alcoolici e gettito sul gioco.
Per tenere buoni gli animi e 250.mila precari della scuola ormai disoccupati a vita scatta la falcidiante idea dell’ assunzione in base all’aumento degli alunni , il Sud , ormai siamo già terzo mondo, si ritroverà con zero possibilità (siamo a meno 20ntimile rispetto ai più 23.000 del nord); tutto viene giustificato dalla media statistica e dalla razionalizzazione dei soldi, a discapito delle norme sulla sicurezza con 25/30 alunni stipati in aule poco arieggiate, e dello scadimento della qualità della didattica e dell’inquinamento in door. Né tanto meno si parla della variegata realtà scolastica , le classi pollaio e le scuole pollaio contengono stipati diverse nature composte da alunni svantaggiati,diversamente abili , i quali, appartenendo alla parte più debole e fragile della giovane umanità , saranno relegati nell’angolo del silenzio e dell’indifferenza di quella destra e sinistra che, nella migliore delle ipotesi utilizza parole trasudanti profondo disprezzo per chi lavora nella scuola ,un disprezzo mal celato dai media e dai vescovi italiani che tacciono sul controllo dell’istruzione come tacciono sul nostro bilancio della Difesa mentre continuano i venti di guerra a dilaniare Stati, persone e diritti e questa povera nostra scuola che trascina con sé i nostri giovani.
E i cittadini,perché non si chiedono come mai i nostri parlamentari hanno accettato in tempi di crisi una guerra in Libia costata ben 700 milioni di euro, come mai nel2010 le armi italiane consegnate hanno raggiunto il valore di 2,7 miliardi di euro (più 550 milioni rispetto l’anno precedente), mentre agli operatori della scuola si fa parlare di pace tra gli sgangherati banchi di aule stracolme? I cittadini, che si perdono nella sofferenza di un futuro negato ai figli, dovrebbero farsi e fare più domande del perché la scuola pubblica e con essa il diritto all’istruzione viene negato, una negazione attuata con il tacito assenso dell’opinione pubblica dopo anni di campagne di delegittimazione e di divagazioni più o meno sarcastiche a cui i lavoratori della scuola sono stati sottoposti .Si è imposta nel tempo l’immagine di un’insegnate donna, moglie di un professionista che lavora la mattina provvede ai figli e alle cure domestiche o ai propri interessi (parrucchiere e shopping inclusi ), abbassando, in tal modo, la considerazione a livello sociale della funzione docente si è potuta sviare l’attenzione generale non solo dai radicali mutamenti insorti e dal maggior carico di lavoro a cui è corrisposto un rallentamento della progressione economica, ma ha legittimato il più grande licenziamento di massa mai registrato, una sperimentazione riuscita bene che ha spalancato le porte alla demolizione dei diritti di tutti i lavoratori

martedì 6 marzo 2012

I FUNERALI DELLA DEMOCRAZIA

Il 5 marzo mentre tutti siamo concentrati sulla questione serissima della No Tav e dei tristissimi funerali di Lucio Dalla, alle Camere si discute, su richiesta del “fiscal compact” mezzo di distruzione costituzionale, sul pareggio di bilancio in Costituzione, legittimando “costituzionalmente” le politiche liberiste imposte dal governo “austero”, precludendo ogni iniziativa referendaria se la votazione Camera-Senato raggiungerà i due terzi, cosa che sicuramente si determinerà dal momento che PD, PDL. IdV e Terzo Polo sono coesi nell’appoggiare questo ennesimo attacco ai residui frammenti di democrazia. Ma la democrazia è ormai morente se tutti insieme sono concordi nel togliere ai cittadini la possibilità di esprimersi, risucchiandosi ogni legittimità dei diritti sociali perché il pareggio rende impossibile l’intervento delle istituzioni nell’economia.

sabato 3 marzo 2012

A data da destinarsi!!!


Serve tempo per‘individuare le risorse da destinare a sostenere l’auspicata vera e profonda riforma degliammortizzatori sociali’ come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. con un decreto relativo alla semplificazione fiscale, si mettono le mani sul lavoro interinale e sullo staff leasing in modo da “semplificare" il lavoro delle aziende che non dovranno più giustificare i motivi per cui ricorrono a queste forme di contratto, si evita loro così di dover rispondere in sede di contenzioso e magari di trovarsi obbligati ad assumere il lavoratore a tempo indeterminato senza più alcun problema a licenziarli!
Le intenzioni nascoste della Fornero, celate dalla mancanza di fondi, sono l’eliminazione totale di ogni forma di protezione sociale, con questo provvedimento saranno gi stessi lavoratori precari a doversi pagare i contributi assicurativi , necessari per la Cassa Integrazione, liberando le imprese da ogni spesa.
La Camussso e gli altri sindacati hanno accettato il rimando del confronto, in particolare vanno cebrate le parole della responsabile nazionale della CGIL che ha notato alcune positività in questa proposta, ci sarebbe da chiederle quali sono, certamente non per i lavoratori, ancora più spezzati ancora più condannati alla precarietà e alla povertà. Intere generazioni ingannate da quelle 47 forme di contatto atipico, spacciate come il miglior rimedio contro la disoccupazione approvato sia da sinistra che da destra che come bravi soldatini diligenti ci hanno portato al servizio dell’Europa tecnocratica in funzione di un impero orwelliano che esalta la falsa “libera concorrenza” . Il piano di salvataggio della nostra economia nella sua ’inaudita brutalità altro non cela che la dittatura delle banche che ha utilizzato la UE come strumento di occupazione e triturazione dei popoli partendo dalla distruzione dello stato sociale sottomesso e sacrificato dal delirio speculativo, mettendo a capo i loro più fidati luogotenenti
Mario Draghi vice-presidente di Goldman Sachs per l’Europa, tra il 2002 e il 1006
Mario Monti è un consigliere internazionale di Goldman Sachs
Queste sono le persone a cui è affidato il mercato del lavoro e lo sviluppo, la ricetta è pronta “tutti più preari e licenziabili” e nessuno si sentirà più precario, il Contratto d’Ingresso dell’Apprendistato siglato da tutti i finti-sindacati compresa la CGIL , accentuano questo carattere poiché nei primi tre anni viene normata la licenzi abilità con il riconoscimento di un indennizzo in caso di illegittimità.
I partiti di sinistra liberati di Berlusconi finalmente hanno mostrato , mi auguro che per tutti sia chiaro, il loro vero volto, esaltano Monti perché loro stessi rappresentano l’appoggio del capitalismo che dicono di combattere
Per difendersi più che mai bisogna scuotere i tanti addormentati creduloni che impigriti non vogliono vedere e sentire "Svegliati , poichè il tuo sonno danneggia la mia vita!"