martedì 2 agosto 2011

TARANTO CHIAMA ITALIA 23 LUGLIO 2011




In una calda serata di luglio, nell'ampio e accogliente centro polifunzionale nel Rione Tamburi, simbolo delle battaglie ecologiste davanti al grande camino E312 dell'ILVA, il nucleo regionale di “Per il Bene Comune” ha presentato ufficialmente il programma di diffusione dei temi quanto mai attuali della DEMOCRAZIA DIRETTA E DELL FALSO ECOLOGISMO. All’evento hanno preso parte i cittadini di Taranto, alcune storiche associazioni e comitati ecologisti ma anche alcuni consiglieri comunali e della locale circoscrizione. La serata è stata aperta dalla proiezione della videoinchiesta “Scorie d'Italia”, ultima fatica di Gianni Lannes ideata per documentare l'attentato indiscriminato all'ambiente italiano e alla salute della popolazione.
Adele Dentice, in qualità di referente regionale pro-tempore, ha poi illustrato le finalità e la struttura organizzativa e politica del Movimento, sottolineandone gli aspetti fondamentali per il superamento dello storico deficit di democrazia che pervade e compromette la tenuta del sistema Paese, con particolare riferimento ai pericoli dei soggetti improntati al leaderismo, sostenuto da adoranti fanatici e propagandato per alimentare la falsa percezione di democrazia. Ma anche alla trasformazione dei partiti politici in oligarchie controllate da poteri finanziari e industriali italiani e non; strumenti di potere che gradualmente hanno determinato la caduta della sovranità monetaria e popolare e infine il disconoscimento delle garanzie previste dalla Costituzione
Gianni Lannes si è soffermato sui fattori critici dell’ambiente tarantino, ma anche sulle connessioni con le ecomafie, onde chiarire come quello delle scorie nucleari costituisca un pericolo sottovalutato dalla cittadinanza civile, come nel caso dei depositi radioattivi presenti in Lucania .
Alle relazioni sugli attentati ambientali ha poi fatto seguito un ampio dibattito animato dal pubblico. Il primo intervento, del professor Fabio Matacchiera, ha riguardato la necessità che lotte pacifiche e cortei acquisiscano validità e sostanzialità traducendosi in azioni giudiziarie. La soluzione non ha però trovato concorde Lannes, convinto che le azioni giudiziarie rallentino gli eventuali processi di chiusura dei megaimpianti, in particolare quello dell’Ilva. Il prof. Mattacchiera ha replicato ponendo in evidenza l’importanza economica dell’Ilva. Ma proprio in virtù del grande peso economico esercitato sulla intera collettività nazionale, Adele Dentice ha sostenuto la necessità di porre la questione Taranto all’attenzione della opinione pubblica tutta. A dimostrazione di come possa rivelarsi distruttiva per la salute degli uomini e l’equilibrio dell’ambiente la cinica logica dell’ideologia del progresso e della produttività , è stata ricordata la lotta degli abitanti della Val di Susa. Matacchiera ha ribadito che la questione Taranto si può e si deve risolvere all’interno del territorio con l’ausilio dei meccanismi giudiziari, mentre Lannes ha risposto sostenendo la necessità di una lotta pacifica in grado di mettere in rete le realtà associative non solo della regione, avvalendosi di numerosi altri esempi.
Uno spettatore ha richiamato la complessità della chiusura dell’Ilva in relazione al ricatto occupazionale esercitato, portando la referente pugliese del PBC a suggerire un possibile percorso di transizione, smantellamento e bonifica che possa riutilizzare la stessa forza lavoro dello stabilimento.
Gli ultimi temi dibattuti nel corso della serata hanno riguardato la controversa questione dei mitili ormai “ufficialmente riconosciuti” come contaminati dai PCB oltre i limiti di legge dalla diossina, il caso dei cetacei dell'Adriatico spiaggiati perché uccisi dalle onde sonore adoperate nelle introspezioni petrolifere in mare, infine le scorie nucleari sepolte nei terreni dei boschi lucani La serata si è conclusa annunciando la presenza del giornalista Lannes anche alla manifestazione ecologista programmata dal Comitato Avetranambiente.

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