venerdì 11 febbraio 2011

Stillicidio di avvertimenti mafiosi al giornalista Gianni Lannes




Avvertimento di stampo mafioso all’alba di venerdi 11 febbraio 2011, indirizzato al giornalista Gianni Lannes, impegnato in delicate inchieste che toccano le “navi dei veleni (prossima la pubblicazione del dossier “Bombe amare”, la strage di Ustica con riapertura delle indagini alla Procura della Repubblica di Roma, il traffico di armi tra Stati, varie inchieste sulle ecomafie, non ultima quella sui containers radioattivi a Ravenna, Genova e Cagliari. E altro ancora. Sabotata l’auto della moglie, raggiunta precedentemente da minacciose telefonate anonime (prontamente denunciate all’Autorità Giudiziaria). Visibilmente manomesso all’interno del veicolo anche il seggiolino di sicurezza di suo figlio. Lannes è stato già oggetti ben tre attentati: il primo, la notte del 2 luglio 2009, quando ignoti hanno fatto esplodere l’auto di sua moglie. E poi il 21 luglio e il 5 novembre 2009 (ignoti hanno dato alle fiamme l’auto del cronista investigativo). Il 15 maggio 2010 ignoti introdottisi nottetempo nello studio di Lannes hanno rubato un computer ed un hard disk portatile. Gianni Lannes è sotto scorta della polizia di Stato dal 22 dicembre 2009.

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