giovedì 19 maggio 2011

L'Abisso



Sono parecchi mesi ormai che sono attivi gli sportelli di aiuto del PBC a Bari. Un 'esperienza straordinaria sul piano umano e agghiacciante su quello politico, le tragedie quotidiane, la mancanza di lavoro che impedisce persino di provvedere alla propria salute a e a quella dei familiari non trovano risposte istituzionali e tanto meno quelle dei cosiddetti partiti e movimenti che sono presenti solo lì dove si accendono i riflettori mediatici.
Dove sono i vari militanti dell'estrema sinistra, ormai chiusi nelle loro nicchia ideologica innocua e apparentemente di opposizione, fedeli al giuramento di fedeltà (gli unici!) e comunque infinitamente lontani dalla gente comune, in fin dei conti cosa può esprimere una casalinga o il piccolo commerciante fallito o lo studente che rifiuta di scioperare e occupare l'università perchè i genitori non hanno da pagare le esosissime tasse universitarie? E i grillini, che a parte qualche generoso esempio, non sanno cosa siano le politiche del welfare, come da indicazioni del loro leader, assolutamente indifferente alla questione scuola, se non ostile, così come a quella della sanità o attualmente dell' economia . Avvezzi alla provocazione senza declinazione pratica o programmazione politica , un movimento antisistema che nel contempo “dichiara” sostegno a Pisapia (PD; SEL ecc), vecchia pratica se a suo tempo Grillo appoggiò al ballottaggio Michele Emiliano (sindaco di Bari PD) e poi Vendola.

Senza parlare della questione scottante di Taranto dove oltre le solite manifestazioni , miranti a svuotare il risentimento popolare , si risolvono nella solita passerella mediatica, dal momento che nella pratica nulla cambia.

Nel nostro piccolo mondo, dove la gente disperata muore in silenzio, dove non rimane che il conforto isolato di qualche gesto caritatevole, anche noi, attivisti del PBC, restiamo soli nel nostro sportello, noi e i tanti volti disperati che ci chiedono aiuto e noi con la voglia di cambiare, ma sempre più soli, perchè gli altri hanno altro da fare , c'è sempre altro da fare, come presenziare il caso del giorno, rilasciare interviste e svolazzano da un posto all'altro, da un gruppo all'altro, perchè è decisivo per la propria immagine e la propria carriera politica,  non ha importanza destra , sinistra, centro, o altre alchimie, si esiste solo lì dove c'è il conflitto provocato ad arte o spontaneo l'importante è che ci siano le tv e i giornalisti, perchè bisogna farsi vedere, perchè la politica, prostituta ruffiana tra i poteri forti e la criminalità, ha un unico cinico obiettivo esporre il suo squallido volto al mondo , disaffezionare le persone così sempre in meno ci sarà partecipazione attiva, e la partita si giocherà finalmente tra coloro che “contano”.

Ma fino a quando reggerà questo gioco? Fino a quando si riuscirà a sostenere la rabbia individuale dei precari , i nuovi schiavi perchè impossibilitati a progettare il loro futuro , fino a quando i lavoratori parcellizzati e divisi rimarranno vincolati al sistema di produzione capitalistico, fino a quando il ceto medio riuscirà a tenere l'impoverimento relativo o assoluto fino a quando la gente continuerà a rimanere ingabbiata nello ormai obsoleto e inattuale schema destra-sinistra senza paura di uscire fuori, senza paura di essere liberi?

Eppure, nonostante il dramma sociale che investe il nostro paese e la morsa della concorrenza globalizzata in cui sono ormai costrette le nostre città, ancora l'opinione pubblica si lascia distrarre dalla favola dei Diritti Umani, estensione delle strategie imperialiste , diffusa dalle prediche del circo mediatico e da coloro che dichiarano di voler salvare il mondo, di essere dalla parte dei clandestini , ma poi esprimono favorevoli consensi alle guerre di aggressione. Una simulazione politica cinica e corrotta tesa a giustificare le enormi spese destinate alla guerra togliendole al welfare, alla scuola, alla sanità, al lavoro, alla casa; una simulazione che espelle chiunque decida di non essere organico e rifiuta di piegarsi a quella cultura settoriale che pretende di spiegare ma nella sostanza e nella apparente diversità è uniformata al capitalismo.

Diritti Sociali, quindi, che non solo vengono negati ma relegati nelle stanze dell'oblio, attraverso un'operazione di colpevolizzazione, vecchia di 60 anni, sono stati trasformati in privilegi, il lavoro, la casa, la salute, senza parlare del riposo, della pensione, della dignità dell'istruzione, dell'assistenza ai disabili agli anziani, ai malati.
Diritti per i quali noi del movimento Per il Bene Comune ci spendiamo e con grande difficoltà, poiché non siamo legati alle elite finanziarie, non abbiamo intellettuali strapagati e subordinati alla classe predominante, né siamo trasmettitori di ideologie apologetiche, soprattutto non siamo volontari, “facciamo politica” dal basso, privi di guru da inseguire, rincorriamo però l'obiettivo del cambiamento radicale, sperando di infrangere il modello dell' attuale sistema senza nasconderci dietro l'alibi dell'antiberlusconismo di facciata che non permette di individuare le profonde e laceranti contraddizioni politico-sociali della nostra società.

Adele Dentice

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