giovedì 26 agosto 2010

I diritti perfetti


Basta con i lussi eccesivi e con “diritti talmente perfetti” da essere un ostacolo per la produzione capitalista spingendo verso la delocalizzazione delle aziende. Così Tremonti ci offre l’ennesima sua ricetta iniziando con l’eliminazione del diritto più fastidioso e non coincidente con la logica del profitto e del mercato, “la sicurezza sul posto del lavoro”. D’altronde investire parte degli utili su corsi di formazione per dipendenti o nel mantenere standard di sicurezza sugli impianti sono tutti costi a perdere, per essere in regola un’azienda deve più o meno spendere per ogni dipendente, tra corsi di formazione, attrezzature tipo scarpe, caschetto mascherine oltre 1000 euro a persona!

Un “lussuoso spreco” denunciato dal Ministro, mentre in Puglia e Campania morivano altri lavoratori, ma lo scandalo delle morti bianche ormai sembra non fare più presa sull’opinione pubblica, così come la perdita progressiva dei diritti fondamentali legati alla vita e alla salute. Ci vengono offerte notizie che ci infondono ottimismo, la fine della crisi o i dati dell’Inail che pronunciano una lieve flessione sulle disgrazie nei posti di lavoro rispetto all’anno precedente . Ma le cifre del primo semestre di 642 morti , 642634 infortuni , 16065 invalidi, che comunque non ci negano il primato europeo di disgrazie , nascondono un altro dato forse più significativo e meno “ottimista” , cioè che le ore di lavoro tra licenziamenti, cassaintegrazione e mobilità sono notevolmente diminuite, di conseguenza,viene da pensare, anche gli incidenti.

Come ci viene anche da pensare che il rispetto della l. 626 sia un optional e che la cultura della sicurezza non fa parte de nostro vivere quotidiano ce lo attesta l’ indagine dell’Osservatorio sulla Sicurezza di Vega Engineering che mostra come la maggior parte delle vittime hanno un’età che si aggira tra i 40 e i 49 anni (22,6%), cioè una popolazione adulta e con una professionalità consolidata, indicatori che ci spingono a pensare che troppe certezze, specialmente in agricoltura e nell’edilizia, spingono a trascurare le misure basilari di sicurezza. In questo quadro fatto di superficialità e ignoranza, inteso come non conoscenza della normativa, la Puglia si attesta al terzo posto nella classifica nazionale, e il maggior numero di incidenti avviene nel comparto dell’agricoltura quasi a convalidare il tipo di approccio dell’imprenditore al concetto di sicurezza, non considerata un’assicurazione sul patrimonio familiare ma interpretata solo come un inutile esborso di denaro.

Produrre, essere nel mercato dilaniando il territorio calpestando i diritti fondamentali dell’uomo e anni di lotte e di sacrifici , pur di essere competitivi. I lussi vanno abbattuti e un input di avanzata ed efficiente gestione delle imprese può essere importato dal sistema adottato nelle campagne della Daunia, in provincia di Foggia, dove le nuove leggi rendono ancora più ricattabili e meno tutelata la salute e la vita dei lavoratori , i nuovi schiavi gli extracomunitari che vivono condizioni drammatiche di vita. Questo è un esempio del capitalismo avanzato, di una nuova, moderna , efficiente forma di contratto di lavoro, andare avanti tornando indietro incrementare la guerra tra i poveri, creare condizioni lavorative sempre più precarie, sempre più ai limiti del’igiene, della sicurezza, della vita.

Adele Dentice

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