sabato 6 novembre 2010

Decidiamo di decidere

La legge 833 del 1978 prevede “la prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro” e “la promozione e la salvaguardia della salubrità e dell’igiene dell’ambiente naturale di vita e di lavoro”, (e, prima del referendum del 1992, “la identificazione e la eliminazione delle cause degli inquinamenti dell'atmosfera, delle acque e del suolo”, obiettivo che il sistema “ambientale” si è dimostrato completamente incapace di attuare).

Ci prefiggiamo di CONTRASTARE LE POLITICHE “PRO CANCER” ed i PARTITI CANCEROGENI responsabili di una normativa inadeguata a tutelare la salute, pensiamo ai valori limite delle diossine, ma soprattutto che ignora gli effetti biologici di molti inquinanti ambientali (microparticolato, metalli pesanti ecc.).

Si vanta, la nostra classe politica, di applicare correttamente le normative della Comunità Europea, il Principio di Precauzione, in merito alla riduzione della CO2, ma nulla si è fatto per gli altri inquinanti sicuramente cancerogeni e mutageni.

Va soprattutto CONTRASTATO il NEGAZIONISMO, E L’IDEOLOGIA DELL’INEVITABILITÀ DEL DANNO, fattori culturali responsabili della DOPPIA MISTIFICAZIONE ambientalista e climatica con: l'invenzione del “recupero energetico” dei rifiuti (nato negli anni '80 negli Usa per riconvertire il settore nucleare dopo l'incidente di Three Miles Island, ed importato in Italia da Legambiente) e la propaganda dei “termovalorizzatori” che, al pari delle centrali nucleari, sono ritenute salvaguardia contro la terribile CO2 (la peggior minaccia oggi esistente).

La manipolazione mediatica della disinformazione giornalistica enfatizza i risultati, anche molto parziali, delle ricerche finalizzate all’uso terapeutico, mentre quelli, già ottenuti negli stessi campi, della ricerca, relativi agli effetti degli inquinanti ambientali sono completamente ignorati (spesso anche a livello specialistico-professionale) battistrada per imporre l’ideologia dell’inevitabilità del danno come mostra lo “stato d’emergenza campano”; emergenza che è diventata una costituente di una governabilità biopolitica all’interno di un processo di controllo sulla popolazione.

L’opinione pubblica deve accettare l’incenerimento, deve essere convinta che il nucleare e il termovalorizzatore sono inevitabili, anche incrementando la diffusione di false informazioni, come quelle sugli effetti benefici della diossina: “Vorrei poter spiegare anche che la diossina a piccole dosi fa bene: magari un'altra volta“ (dott. Franco Battaglia, di professione chimico, con testi prefatti dal prof. Umberto Veronesi, membri entrambi della associazione “Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza”, “Il Giornale” 9 gennaio 2008).

Ai dubbiosi dell’incenerimento si magnificano i nuovi impianti, dotati di filtri più efficienti (da 3 micron a 0,8 micron), che lasciano passare particolato più fine, e quindi più pericoloso per la salute, le maggiori dimensioni, quindi flussi di massa maggiori e la maggiore altezza del camino, che è vero che assicura più diluizione, a livello locale, ma l’impatto complessivo per inquinanti persistenti nell’ambiente e rimane comunque inalterato.
Il risultato della proliferazione di questi impianti negli anni è stata l’elevata diffusione di malattie oncologiche e la dequalificazione del paesaggio agrario, eppure si continua a perseverare in politiche di immagine e di assoggettamento al libero mercato pur essendo sotto gli occhi di tutti che la soluzione ai problemi ambientali impone una radicalità dell’azione politica.

Adele Dentice

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