lunedì 6 giugno 2011

LA SCUOLA E' APERTA A TUTTI 2 parte: Moratti Fioroni


L. n.53/2003: La struttura gerarchica della Riforma Moratti

L’agibilità democratico-sindacale e gli spazi di libertà e legalità presenti all'interno dell'istituzione scolastica pubblica , hanno subito colpi durissimi, dopo l'autonomia, infatti le scelte politiche dei governi nella loro alternanza si sono mossi in direzione univoca , costruendo un sistema alternativo a quello ipotizzato e delineato dalla Carta Costituzionale.

Sia l’istituzione della cosiddetta “autonomia scolastica” che poi l’applicazione della legge n. 53/2003 (meglio nota come “riforma Moratti”), hanno determinato una profonda disparità di funzioni e redditi all'interno della scuola sulla base di “meriti” e competenze eregendo di fatto una struttura oligarchica e verticistica che segna in maniera definitiva la gestione autoritaria dei singoli istituti modo autoritario.
Di fatto si è costituito un sistema gerarchico che ha pregiudicato definitivamente il residuo di democrazia collegiale generando una situazione di subalternità ai poteri politici ed economici territoriali.

Liberandosi di ogni ambiguità con la legge Moratti si introduce il modello aziendalistico prevedendo dopo la scuola media un duplice canale, uno per la futura classe dirigente (i Licei) e un altro per la classe subalterna . Ovviamente la disparità che si veniva a determinare presupponeva anche una diversa organizzazione , nasce così il modello “spezzatino”, orari minimi e differenziati a seconda delle esigenze ore aggiuntive ecc.
La Riforma presentava altri elementi di forte criticità come la scuola dell' infanzia ,anticipata a due anni e mezzo, trasformata in mera custodia , e l'inesistente copertura finanziaria. 
La forte opposizione del mondo della scuola impedì l'applicazione di questo sconclusionato e classista modello scolastico, ma non impedì la politica dei tagli che nella finanziaria per il2007 fu di 3.175 milioni di euro per la scuola statale , mentre fu previsto un contributo per le scuole non statali di 100 milioni di euro, con la giustificazione che le scuole non statali svolgono una funzione pubblica!

Governo Prodi

- Finanziaria 2007 sono stati tagliati “solo”14.000 posti (10.000 docenti + 4.000 ATA). A un certo punto si sono resi conto che un taglio di 47.000 posti

- Finanziaria 2008 il Governo Prodi ha previsto di distribuire equamente in tre anni i 33.000 taglimancati, sospendendo per un anno gli effetti della clausola di salvaguardia per “evitare” il collasso finanziario delle scuole.

- Nell'anno scolastico 2008/2009 furono “coerentemente” tagliati 11.000posti (10.000 docenti + 1.000 ATA). Il Governo Prodi poi è caduto, quindi l’eredità dei restanti 22.000 tagli è passata all’attuale Governo Berlusconi.
Il Governo Prodi quindi in due anni ha tagliato 25.000 posti (20.000 docenti + 5.000 ATA).

IL SUPERAMENTO DEL MORATTISMO :

a)scuole come fondazioni


Nel gennaio del 2007 l'allora ministro dell'istruzione Fioroni annunciò al Summit di Caserta che nel giro di un paio d'anni la scuola avrebbe cambiato voto trasformando le scuole in Fondazioni, per poter garantirne vantaggi fiscali .Ilministro mossodall'entusiasmo andò oltre e consiglio che i consigli di Istituto nominassero un Comitato Tecnico che lo affiancasse composto da rappresentanti del mondo aziendale e del terzo settore, riprendendo il comma 15 dell'art 1 del decreto legislativo n.226/2005 che prevedeva la costituzione di Poli formativi riabilitando di fatto la riforma Moratti anche in virtù della riconferma dei percorsi sperimentali triennali in collaborazione con il sistema di formazione professionale delle Regioni . Il superamento del morattismo al summit di Caserta scatenò l'entusiasmo dei sindacati, fuori dal coro solo i Cobas, mentre Andrea Ranieri dei Ds affermò che bisognava essere realisti che le scuole così saranno assolutamente trattate come terzo settore e per quanto riguarda le aziende saranno i dirigenti scolastici a decidere se prevedere l'ingresso delle aziende nella gestione dei costi.



b) Parità scolastica

Con l'art. 68 con 12 contratto nazionale della scuola Fioroni volle innalzare di 100 milioni di euro i già cospicui finanziamenti alle scuole private a fronte di un aumento mensile di 30 euro lorde per i docenti;

c) obbligo scolastico:

innalzato a 16 anni con la biforcazione classista del doppio canale art.68 c. 1 e 2, i ragazzi dovranno scegliere se il proseguo degli studi o la formazione professionale privata per contrastare la dispersione scolastica, compito per legge destinato alla scuola pubblica;

d) Pensioni:

avvio all'introduzione del Tfr dei fondi pensioni complementari e nel silenzio assenso di tutti i partiti e sindacati , ma fu il famigerato protocollo “segreto” del luglio 2007 ,firmato dal Governo e i sindacati, a prevedere la riduzione dei rendimenti pensionistici e l'innalzamento dell'età pensionistica.

Adele Dentice - PBC Puglia

Nessun commento:

Posta un commento