lunedì 26 dicembre 2011

Diritto alla salute, art. 32 della Costituzione






diritto alla salute, art. 32 della Costituzione
Per il 2012 si prevede la perdita di 4000 posti di lavoro nella sanità pugliese, colpa dei tagli imposti dal governo e dei ritardi, l’accanimento contro la sanità non si limita solo alle strutture complesse , ma è più incisiva con i pronto soccorso eliminati anche in zone con un numero cospicuo di abitanti come per esempio Mola di Bari , cittadina di oltre 28.000 abitanti a cui progressivamente è stato tolto prima l’ospedale , poi il pronto soccorso e ora è ridotto ad un punto di primo intervento operativo solo dalle 8 del mattino alle 20
il fiore all’occhiello della campagna elettorale di una Puglia migliore nel 2005 si è trasformato nel punto più raccapricciante del’intera politica della Regione Puglia I conti sono in profondo rosso e i servizi sono scadenti. Se fosse già in vigore la legge sul federalismo fiscale, Vendola decadrebbe da Governatore per il mancato rispetto del patto di stabilità e per gli aumenti di tasse e ticket, senza la fornitura di maggiori servizi.
Talmente profondo è l’abisso del deficit che l’amministrazione è stata indotta ad abrogare i comma 1 e 2 dell’art. 13 della legge regionale di bilancio 2011 (L.R. 19/2010).che prevedono l’esenzione ticket per visite specialistiche anche per gli ultrasessantacinquenni e per i bambini piccoli, questo per onorare l’impegno assunto con il Governo al fine di rispettare il Piano di rientro 2010-2012. Il giro di vite prosegue con la chiusura degli ospedali , alcuni sostituiti da Punti di Primo Intervento territoriale, poi chiusi dal 31 agosto scorso come è accaduto per Mola, Polignano , Ruvo di Puglia, Alberobello, Grumo Appula nelle ore notturne privando i cittadini di quel residuo di diritto alla salute garantito anche dalle singole unità territoriali almeno nella prima fase del soccorso.
Inoltre l’abbassamento del deficit sanitario del 2011 ,l’assicurazione dei fondi statali, tutti quei risparmi significativi che stanno registrando dalla chiusura di ben 18 ospedali in puglia, potrebbero essere investiti per potenziate le strutture attuali mostrando un concreto segnale di volontà politica dell’amministrazione regionale in difesa del diritto primario alla salute Sarebbe deludente per i cittadini scoprire a cose fatte che i sacrifici sopportati non sono serviti a nulla e , addirittura, i risparmi stornati verso la realizzazione di strutture private.
il Movimento Per il Bene Comune sensibile al bisogno espresso dai cittadini molesi ha perorato la loro causa promuovendo la petizione per la riapertura anche nelle ore notturne del presidio sanitario

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