sabato 5 maggio 2012

Il sistema banche e le promesse mancate della politica distruggono il sogno del Kursaal


Il sistema banche e le promesse mancate delle istituzioni distruggono il sogno del Kursaal
Il Movimento di Liberazione per il Bene Comune chiede alla politica quali possibili  spiegazioni convincenti possa dare in merito alla mancate risposte   sul futuro dei contenitori culturali della città, come mostra la morte annunciata di un ennesimo pezzo del volto storico di Bari  rappresentato da uno dei teatri più belli il Kursaal Santalucia un gioiello liberty del valore di 7 milioni di euro svenduto all’asta il 4 maggio 2012 per poco più di 2 milioni.Episodio questo  esemplificativo, nella migliore delle ipotesi, di una incapacità gestionale, al di là dei comunicati ridondanti di promesse, della amministrazione e delle istituzioni rispetto alla  questionedei teatri e in genere della cultura   Negli anni molte sono state le dichiarazioni pubbliche di aiuto e sostegno, ad iniziare dal lontano 22 novembre 2004 quando  negli indirizzi e linee programmatiche del2004 - 2009 proposte al Consiglio comunale dal sindaco Michele Emiliano  “ si prevedeva la riapertura del teatro del Petruzzelli  e del Kursaal e del Margherita “bisognerà aprire spazi a chi fa culturae arte , valorizzando il patrimonio culturale locale nella sua storicamolteplicità , valorizzando grandi complessi esistenti attraverso laregolare organizzazione in essi di iniziative culturali di primorilievo” . Anche  un anno fa  in occasione della rimozione della scala antincendio lo stesso sindaco proclamò “Piuttosto sarebbe opportuno chela Fondazione Petruzzelli, cioè la Regione Puglia, la Provincia diBari e il Comune di Bari, per conto del quale posso dare già la disponibilità, si impegnasse per acquistare la struttura e renderla un contenitore unico per la cultura della città”. Promesse che il Comune non ha mantenuto giustificato dal   patto di stabilità ,ma la volontà a mantenere in vita l’impianto fu palesemente espressa  dalla Regione Puglia che ne fece il contenitore de “La Case delle Musiche”nell’ambito del progetto Puglia Sounds e sembrava avesse aperto unospiraglio, che a quanto pare si è chiuso immediatamente lasciando adito, anche e in virtù di aste andate deserte, di svalutare il teatro e svendendolo  all’unico concorrente il cui nome rivelato  nei prossimi giorni
La sorte del Kursaal si lega inequivocabilmente  alla  morte di Antonio Buonpastore nel 2001 e all’eredità lasciata  alle sorelle Cinzia e Antonella Buonpastore  che si sobbarcarono anche i debiti maturati nel tempo, un miliardo e mezzo di vecchie lire cresciuti esponenzialmente a causa degli interessi bancari, per cui il teatro fu messo all’asta nel 2007 e ripartito in due lotti il primo venduto perun milione e 270 mila euro il secondo lotto , del valore di oltre 6milioni di euro, ora svenduto a una misteriosa società che non cimeraviglierà scoprire legata all’imprenditoria edilizia della città.
A demolire il teatro poi la grottesca vicenda della scala antincendio che aveva il torto di essere vicina ai balconi dello stabile nel quale abitava l'architetto Mirizzi all'epoca presidente dell'Ordine degliarchitetti della provincia di Bari. Dopo anni di battaglie giudiziarie l’architetto ha avuto la meglio e cosi lo scorso anno con grande dispiegamento di truppe antisommossa  il primo febbraio 2011 la scala fu abbattuta col risultato che, pochi giorni dopo, il Kursaal rimase privo dell'agibilità e fu condannato alla chiusura.Ora non ci resta che attendere e sperare che il nuovo proprietario abbia la sensibilità di non cafonizzare  questo magnifico edificiotrasformandolo in un supermercato di lusso o in un casinò d’avanguardia con annesso garage sotterraneo e porticciolo turistico antistante

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