martedì 8 maggio 2012

La rinascita del polpo


Tenta la rinascita dopo la brutta caduta sul pesce di Natale il sindaco di Bari , la ritenta sfruttando il dissenso popolare rispetto all’IMU, che la sua area di riferimento il PD in Parlamento ha stravotato e condiviso insieme al blocco ai tagli delle pensioni d’oro; un’ennesima vessazione ai danni dei cittadini le cui responsabilità con le solite retoriche acrobazie si cerca di far ricadere sul governo precedente, ritenuto  unica causa del disastro attuale. Nella città di Bari Emiliano, di sinistra e fedele al copione nazionale pro-Monti,   attacca direttamente la controparte politica che nella recita della massima assise comunale si oppone all’IMU,  ben sapendo che i numeri per strangolare la povera gente ci sono tutti anche se l’oro si asterranno.
A questa “opposizione”  Emiliano risponde: “Invece di trincerarsi dietro la polemica, dovrebbero tenere bene a mente i richiami del presidente del Consiglio sulla vicenda dell’Ici e dire ai cittadini che l’introduzione dell’Imu è stata voluta e attuata dal Governo Berlusconi e dalla Lega, avendo l’attuale Governo disposto l’anticipazione in via sperimentale dell’imposta, la cui entrata in vigore era stabilita per il 2014” e conclude “"Il Comune di Bari ha un equilibrio finanziario che ci ha consentito di rispettare il Patto di stabilità, ma è difficile quadrare i conti”, mentre l’assessore al Bilancio Giannini , se mestamente ripropone lo slogan nazionale dei “Sacrifici inevitabili” dal’altro chiarisce che "Quello che arriva adesso è un ulteriore taglio di 1,4 miliardi da distribuire tra tutti i comuni che per Bari corrisponde a 9 milioni di euro. Se lo Stato ha circa 1900 miliardi euro di debito, il Comune di Bari non ha alcun debito e non avrebbe bisogno di aumentare la pressione fiscale Le aliquote del Comune di Bari sono le più basse d'Italia sia per quanto riguarda l'Irpef (0,5) si per quanto riguarda l'ex ICI (4,25 x 1000), sia perché il Comune non ha applicato alcuna accisa sull'energia elettrica, pur potendo - conclude Giannini - Applicare il 2 per mille come proposto dal centrodestra significa avere a disposizione 17 milioni in meno per il Comune di Bari. Considerando che tra entrate e uscite ci sarà un disavanzo di circa 51 milioni, è necessario ragionare su queste cifre per fare un bilancio più equo possibile. Chi più ha, più deve pagare". Ma davvero con l’IMU chi più ha, più deve pagare? Sarebbe sorprendente , ma  approfondendo  la fumosa e ingarbugliata vicenda IMU  sembra leggere alcune contraddizioni;  fermo restando che il dovere di ogni italiano è di pagare le tasse, è anche suo diritto difendersi  dalle vessazioni  di una pressione fiscale  che non si limita più a togliere il superfluo o una parte di esso, ma erode e intacca anche il minimo necessario per vivere. 

Il sindaco Emiliano, invece di  emulare furbescamente le accuse che Monti ha rivolto a Berlusconi avrebbe dovuto ricorrere alla memoria e ricordarsi che  L’ICI nacque, come imposta straordinaria sugli immobili (ISI), con il governo Amato e sarebbe dovuta conseguentemente scomparire, una volta raggiunto l’obiettivo per il quale era stata imposta, invece si trasformò in ICI, che l’ultimo Governo Prodi tagliò  del 40%, e Berlusconi dopo  le elezioni del 2008 con il DL 93/2008 eliminò del tutto sulla prima casa mentre rimase in vigore sulle seconde case (che costituiscono effettivamente una ricchezza patrimoniale) e quelle di un certo valore (ville, castelli ecc.) con un costo per le casse dello Stato di 3 miliardi di euro ben lontano dai  favoleggiati 21,4 miliardi , che vuole racimolare Monti lì dove è più facile prelevarli, solo per pagare la  metà degli interessi sul debito maturato  nel corso del 2012 e non certo per migliorare il welfare,per via del fatto che metà del gettito dell'Imu finirà allo Stato (esclusi solo gli incassi da prime case e fabbricati rurali strumentali)L’IMU è iniqua , scelleratamente  crudele e classista  , colpisce in modo inversamente proporzionale  i proprietari di immobili, rovinando i ceti più poveri e umili della nostra società quelli che hanno come unico patrimonio una casa costruita dopo anni di lavoro e sacrifici.  Dopo essere  stata accettata dalla gente con la somministrazione  ingannevole di informazioni deformate che da un lato convincono l’opinione pubblica sulla necessità dei sacrifici per il risanamento fiscale , dall’altra utilizzano la pratica  del ricatto  fiscale praticata  dagli usurai di sistema, Equitalia, Agenzia delle entrate, spuntano senza eccessiva enfatizzazione dei media, le esenzioni per i soliti privilegiati, come le banche, la chiesa (comprese le attivita' commerciali della chiesa come hotel, case dello studente ecc...),associazioni Onlus e ONG,  sindacati, sedi di partiti politici e c’è  chi presenta emendamenti, sostenendo che i grandi costruttori proprietari di  decine palazzi vuoti, non dovranno pagare l'Imu «In un momento in cui l'edilizia è in crisi, l'Imu sulle case prodotte rappresenta solo un costo improprio da sostenere». Sarebbe un po' come se un'officina meccanica dovesse pagare una tassa sul ferro che compra da tenere in magazzino. «Le case invendute sono il nostro magazzino merci - - e lo Stato vuole tassarle come se fossero case vacanza. Capiamo lo stato di difficoltà del Governo, ma così non ci riprenderemo più».

Sarà poi interessante qui a Bari, la cui politica è da sempre condizionata dall’imprenditoria edilizia rosso-bruna, capire quale sarà l’atteggiamento dell’amministrazione e anche dell’opposizione, in merito alle grandi società edilizie che hanno costruito su oltre il 70% del territorio con n numero sconsideratamente alto di appartamenti sfitti. Possibile che  daranno seguito ai proclami demagogici e populisti difendendo i diritti negati del “popolo” e chi più ha più pagherà come declamato dall’assessore Giannini?Sicuramente i rappresentanti  della destra si opporranno , avendo essi un seguito elettorale soprattutto nel ceto medio (in specie piccolo-imprenditoriale), devono agitare la bandiera della diminuzione della pressione fiscale ma, senza doversi ritenere dei preveggenti, è facile intuire che  non saranno incisivi più di tanto non avendo i numeri necessari, per l’oro fortuna; la sinistra istituzionale, quella che va dal PD al Prc, passando per Idv e Sel  è invece per definizione a favore del  pagamento delle tasse, anche se con mal di pancia, perché ribellarsi è di destra e poi ostentare  zelo al capitalismo che conta e senso dello Stato, l’oro, è un ottimo lasciapassare per tornare al governo,

Infine , c’è la sinistra che non vuole pagare il debito ma mostra sudditanza alla sinistra fantoccia  del capitalismo senza esprimersi più di tanto in merito alle tasse, fedeli sino all’ultimo  alla logica del meno peggio aprendo, di fatto, la strada alla mobilitazione reazionaria

Al di fuori della frammentazione politica c’è il reale che sta diventando, sempre di più, quello della sopravvivenza quotidiana,dello scollamento sociale. E’utopia necessaria  in questa fase trovare il coraggio di superare i contrasti , certo oggettivi , tra il lavoro autonomo e quello dipendente , tra il ceto medio (ormai vaporizzato e proletarizzato) e i poveri sempre più poveri tra i precari e gli stabilizzati precarizzati , tra chi ha una sola casetta e chi non ha nemmeno un tetto dove potersi riparare, è fondamentale lasciare il comodo dissenso tasti eristico e unirsi per contrastare il disegno dittatoriale dell’ipercapitalismo che si nutre  della mummificata dicotomia destra-sinistra , una desta e una sinistra che andrebbero subito spazzate via.

Adele Dentice

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