giovedì 19 aprile 2012

Non c'ero e se c'ero, DORMIVO!!!!


Nella pazzia generale che investe l’Italia pre elezioni oggi si scopre che in Puglia c’è stata una gestione della sanità da raccapriccio. Nel 2005 ci promisero una sanità che sarebbe stata il fiore all’occhiello di quella Primavera Vendoliana sventolata ai quattro venti da fans creduloni o da furbastri acrobati della politica; oggi, a sette annidi distanza, emerge uno squallido quadro d’insieme che ipotizzacupole di malaffare che, oltre a favorire amici e parenti e assegnare commesse,hanno mirato al controllo politico del territorio con lo scopo di rafforzare elettoralmente gli uomini e i partiti che amministrano la Regione. Già all’inizio del 2009 la magistratura aveva rilevato come “un pezzo delle nomine e degli appalti dellasanità pugliese sia asservito agli interessi di una corrente dipartito” il cui obiettivo era quello di rafforzare la propria posizione sul territorio pugliese. Per i giudici, vi era una vera e propria associazione per delinquere, finalizzata ad appropriarsi dell’assessorato regionale alla sanità con il controllo di tutte le delibere, delle nomine dei manager delle Asl, dei primari e degli appalti. Si profila, oggi, dalle varie indagini l’ipotesi che dal2005 al 2009 Tedesco avrebbe fatto parte di “una rete che era in gradodi controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamentepilotate verso imprese facenti capo ad imprenditori collegati dainteressi familiari e economici” (il Giornale 14 aprile 2012). Le“nuove” (la quarta per Tedesco e la quinta per la Cosentino) accuse notificate dal pm Desirée Digeronimo vanno dall’ associazione per delinquere, al falso, illecito finanziamento pubblico ai partiti,corruzione, concussione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta,rivelazione del segreto d’ufficio, nella fattispecie riguardano unadelibera della Asl di Bari datata 4 aprile 2007 per l'affidamento deiservizi assicurativi alla società Assidea & Delta negli ospedali della Asl barese. Sull’ex senatore pendono altre due inchieste a Bari: una sugli accreditamenti delle strutture sanitarie private presso ilServizio sanitario regionale e una relativa alla transazione da 45milioni di euro tra Regione Puglia e ospedale ecclesiastico Miulli diAcquaviva delle Fonti (Bari),che ha visto coinvolto anche Vendola,mentre per Lea Cosentino, oltre a quella del 14 aprile, ci sonoaltre quattro inchieste: falso in atto pubblico e peculato (per laquale fu arrestata il 14 gennaio 2010), un'altra per associazione perdelinquere, corruzione e istigazione alla corruzione, peculato,turbativa d'asta, falso materiale e ideologico, truffa, frode inpubbliche forniture (che coinvolge i fratelli Tarantini), una terzaper presunti appalti 'truccati' (con Tedesco) e, ultima in ordine ditempo, quella per abuso d'ufficio che ha coinvolto il presidenteVendola per la nomina di un primario all'ospedale San Paolo di Bari.Indicativo tra i tanti scandali , rinvii a giudizio ecc la gara per irifiuti speciali vinta dalla Viri (gruppo Tradeco), attraverso la concreta ed interessata ingerenza nell’istruttoria della stessa, che avrebbe dovuto essere segreta fino alla pubblicazione dei punteggi,del genero dell’allora assessore Tedesco, Elio Rubino, adimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, degli intrecci tra lasanità e l’affare dei rifiuti speciali .La Tradeco, infatti è una ditta specializzata nello smaltimento deirifiuti speciali, all'impresa, che fa capo a Michele Columella eFrancesco Petronella, nell'aprile del 2009 venne assegnato l’appaltodell’Asl di Bari per un importo di circa 5 milioni di euro, per ilservizio di raccolta e smaltimento rifiuti speciali prodotti dallestrutture sanitarie, ed è oggetto di altre inchieste note allacronaca come quella relativa al sito di Grotelline di Spinazzola , icui dati sparirono misteriosamente dalla memoria del computer nellaRegione Puglia. All’epoca dei fatti l’imprenditore proprietario dellaTra.De.Co. aveva progettato, con la Cogeam del gruppo Marcegaglia, unadiscarica in contrada Grotelline, proprio nei pressi di una nota areaarcheologica nell’agro di Spinazzola. Fu proprio l’assessore AlbertoTedesco in stretto contatto con Petronella a seguire la vicenda inprima persona, come mostrano le ormai note alla cronaca intercettazioni
La vicenda poi si concluse col sequestro probatorio dell’area dispostodal Tribunale di Trani pm Michele Ruggiero. Questi sono alcuni deifatti che hanno percorso l’era vendoliana senza che il Governatoresi accorgesse di nulla. Un’eccessiva fiducia, quindi, riposta sul PD,che consigliò Tedesco, anche se tutti sapevano del conflitto diinteressi familiari macroscopico; sugli assessori ai quali è stato delegato tutto, basandosi sulla loro competenza e moralità ai quali sichiedeva in caso di nomine : “Ma è una persona per bene?”. Di più: aidirigenti dicevo di respingere le pressioni e di denunciarle” (ilFatto quotidiano di Ferruccio Sansa | 26 febbraio 2011), pensiamo alruolo fiduciario ininterrotto conferito all’ex Assessore Fiore, cheprima di sostituire il suo predecessore Tedesco era stato l’influentissimo Commissario Politico, anch’egli all’oscuro di tutto; ma anche una fiducia eccessiva su se stesso e sul suo carisma “ La mia parola, il mio sguardo, mi parevano un deterrente sufficiente per chiavesse intenti meno che leciti. Magari sono presuntuoso: penso che chilavora con me non possa essere sfiorato da dubbi disonesti.” (il Fattoquotidiano di Ferruccio Sansa | 26 febbraio 2011)
Distrazioni, deleghe , superficialità , dichiarazioni di estraneità aifatti che al di là degli scandali, delle indagini , degli avvisi digaranzie, ci hanno comunque regalato una sanità malata dove simaterializzano buchi le cui quantificazioni sono sempre piùottimistiche della realtà. Talmente profondo è l’abisso del deficitche l’amministrazione è stata indotta ad abrogare i comma 1 e 2dell’art. 13 della legge regionale di bilancio 2011 (L.R. 19/2010).cheprevedono l’esenzione ticket per visite specialistiche anche per gli ultrasessantacinquenni e per i bambini piccoli, questo per onorare l’impegno assunto con il Governo al fine di rispettare il Piano dirientro 2010-2012. Il giro di vite è andato avanti con la chiusuradegli ospedali , alcuni sostituiti da Punti di Primo Intervento territoriale, poi chiusi dal 31 agosto 2011 come è accaduto perMola, Polignano , Ruvo di Puglia, Alberobello, Grumo Appula nelle orenotturne privando i cittadini di quel residuo di diritto alla salutegarantito anche dalle singole unità territoriali almeno nella primafase del soccorso. A fronte di questi tagli in questi ultimi annisiamo anche stati “distratti” dai sogni di opere faraoniche , dal“Piano di Salute” di Alberto Tedesco che rinviava di fatto tutte lescelte di programmazione ai cosiddetti Pal (piani attuativi locali,ndr) dei Direttori Generali, uso e consumo della successiva campagnaelettorale e mai entrati realmente in vigore; mentre prendevano semprepiù piede le leggine denunciate dal capogruppo dei Ds AntonioManiglio come nido di opachi “interessi”(l’Occidentale Puglia 17Febbraio 2011) , capaci di moltiplicare prebende (come nel caso dei106 nuovi vertici di Distretto) e clientele a fini elettorali, o daldisastro gestionale di cui parlò persino Dino Marino in area PD ,molto vicino al Governatore: “mancanza di regole comuni nellaprocedura amministrativo-organizzativa tra le varie Asl e diomogeneità operativa tra queste, che vanifica ogni logica di sistema;assenza di una vera collaborazione tra gli Uffici Regionali e le Aslcon lacunosità di direttive top-down, non applicate o non applicabili,per carenze logistico-strutturali ed organizzative; fittizia contrattazione di badget tra Regione e Direzioni Generali delle Asl;lacunosità di Atti Aziendali non di rado disancorati da correttelogiche di gestione; inaffidabilità dei sistemi di controllo ad ognilivello e delle modalità di raccolta dei dati e ambienti di lavorodemotivanti; spesa sanitaria solo apparentemente orientata alrisparmio, di dubbia attendibilità generale e nei suoi aggregati, inquanto non supportata da un background di analisistatistico-epidemiologiche dei principali fenomeni sanitari, masemplicemente improntata da decisioni estemporanee a risonanzapubblica e da introduzione di maggior tasse palesi od occulte per lenecessarie coperture economiche senza un effettivo miglioramentodell’offerta di prestazioni”. (l’Occidentale Puglia 17 Febbraio 2011)Potremmo poi parlare del degrado ininterrotto dei servizi (comel’allungamento infinito delle liste d’attesa), dello sperpero deisoldi, dei mega stipendi o dei casi di mala-sanità che sono talmentetanti che ormai non fanno più nemmeno notizia.

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